Alessandro Priolo

Alessandro Priolo nasce a Villa San Giovanni, in Calabria.
Anche se legatissimo alle proprie origini, si trasferisce per motivi di lavoro a Padova dove consolida e interiorizza sempre più il proprio amore per la pittura.
Oggi mi sento “veneto di adozione”.
Fin da giovanissimo, attratto da ogni forma di espressione artistica (pittura, musica , poesia), ha sempre cercato, attraverso tutto ciò, di coltivare la propria essenza interiore.
Oggi, attraverso la pittura libera le proprie emozioni ed il proprio “intimo essere”, indagando le tematiche più ancestrali ed intime dell’anima.
“Dell’anima tu non potresti scoprire i termini pure percorrendo ogni sua via: così profonda essa ha le sue radici”. In questo frammento di Eraclito, sembra vivere l’arte di Alessandro Priolo, che trova anche ispirazione nelle forme della natura.
Una ricerca inesauribile, infinita, un’esperienza dell’assoluto che incontra la realtà in tutte le sue primigenie forme (soprattutto conflittuali), per poi ricomporsi o ritrovarsi in una dimensione pacificata e in un’armonia che è sempre liberante e rigeneratrice.
Il suo percorso artistico è corredato da presentazioni e mostre in ambito nazionale e internazionale.
Lo stile che caratterizza le opere di Alessandro Priolo è informale, talvolta intriso di espressionismo astratto.
L’informalità, come la propria arte, lo rendono libero.

I messaggi e le emozioni che l’artista vuole trasmettere sono diversi; a volte riguardano un forte impatto energetico, una certa forza e dinamismo (energia sprigionata dalla forza e dall’ intensità del colore), altre volte denotano una ricerca spirituale, atta alla costruzione della propria “essenza interiore”.

La forza e la gestione del colore rappresentano per Alessandro Priolo, un modo per andare oltre la creatività stessa, per raggiungere il mondo dell’armonia.
La libera ed istintiva espressività, è volta al raggiungimento dell’equilibrio e della conoscenza di un mondo che trascende la realtà, e lo carica di concetti nuovi.
La tecnica utilizzata da Alessandro Priolo nella propria pittura è mista: uso di colori acrilici e malte materiche su supporti in tela.

Esposizioni:

Tra le esposizioni più importanti dell'artista ricordiamo quelle presso la Galleria Area Contesa Arte e la Italian Contemporary Art Gallery di Boston, dove l'artista ha delle opere in collezione permanente.







 

Su di lui...

La voce delle emozioni nelle opere di Alessando Priolo

Le radici dell'animo dell'artista Priolo sono rintracciabili nelle sue opere di carattere astratto, che incarnano i suoi più intimi pensieri e che si animano sulla tela.
Nell'opera L'acquario della rinascita, l'artista traspone le sue straordinarie suggestioni sulla vita, in particolare sul ritorno alla Vita del mondo intero dopo il difficile momento appena trascorso.
Sono colori vivi, densi, fluidi, sono pensieri trasposti in materia liquida che si animano e respirano mediante il colore.
Alessandro utilizza sfumature cromatiche dalle tonalità intense dove il giallo incarna la luce solare, quella dell'intelletto, il blu prende vita mediante la calma e l'equilibrio dell'anima, il verde è la nostra speranza, la speranza di poter tornare alla vita quotidiana, di riabbracciare gli affetti più cari.
Un'opera emozionale dove è la materia ad incarnare l'emozione umana. È un acquario di colori che richiamano le sfumature della vita. L'artista ci invita ad essere parte di questo suggestivo tripudio di emozioni riuscendo a scavare nelle nostre radici, meditando sulla vita, sulla sua essenza e sulla sua bellezza, invitandoci a non perderci nel caos dei giorni ma di vivere intensamente soprattutto l'alba di questa rinascita interiore.
Proseguendo sulla scia delle emozioni passiamo ad un altro piano, un nuovo linguaggio emotivo dell'artista.
"Dell'anima tu non potresti scoprire i termini pure percorrendo ogni sua via: così profonda essa ha le sue Radici".
Accompagnati da questa frase di Eraclito ci addentriamo nelle radici del pensiero artistico di Alessandro con particolare attenzione all'opera Vite cambiate, dall'impatto emotivo forte e struggente.
L'opera di carattere astratto rappresenta il dolore di una relazione giunta al termine, le due sfere, avvolte da colori forti e intensi, sono vicine ma le diverse cromie le rendono dissimili, scostanti l'una dall'altra.
Il rosso nello sfondo rappresenta l'amore intervallato, però, da squarci di rabbia dettate dalle chiazze nere che irrompono prepotentemente nella tela.
Il blu incarna il dolore e lo sconforto.
La raffigurazione è quasi fastidiosa, trasmette ansia e agitazione, possiamo quasi percepire il sentimento che l'artista ha bloccato nella tela, imprimendo il dolore in essa.
Uno straordinario linguaggio astratto egredisce dall'opera e squarcia gli animi di chi osserva.
Alessandro ha una piena padronanza del linguaggio astratto fondendolo alla sua sensibilità artistica ma soprattutto umana, proprio nella dimensione umana hanno sede le radici del suo animo.