Daniele Vincenzo Carnabuci


Fantasia, inventiva, flessibilità nella pittura di Vincenzo che si muove nel mondo del colore con duttilità e con quella disinvoltura che è propria di coloro che dominano il proprio background creativo.
Dalla rilettura in chiave figurativa delle favole di De andrè, alla rivisitazione modernista delle opere dei grandi da Durer a Delacroix, come anche nelle incursioni nel mondo del figuratismo connotato da venature metafisiche che vengono rese con potente afflato cromatico e cosi’ pure quando viene esplorato e personalizzato l’universo visionario e surreale di Dalì, Vincenzo trasmette una personalissima ed originale interpretazione del suo orizzonte interiore.
Il segno è forte e deciso, nessuna leziosità, le ballerine di Flamenco si muovono con grazia e sensualità, la mano segue il ritmo serrato e fisico dei corpi che inanellano passi con languore e passione.
Vincenzo riesce a sottomettere la sua ottima tecnica alla “visione”:
si ingenera, in chi osserva, la convinzione che nella mente e nell’anima di chi impugna il pennello, la musica sia già immagine colore e corpo, e chi la interpreta e la vive, la ballerina, sia già, ancora “non figura”, ma “corpo” in quella immagine e che il delineare i contorni sia legato alla mera definizione dell’opera.
Artista eclettico che trova un suo linguaggio ideale nell’eruzione dei colori: in Vincenzo il colore è quello che per il grafologo è la firma o un espressione grafica.
Attraverso il segno emerge una interiorità sanguigna, un vitalismo violento che si purifica catarticamente e si libera solo nel momento in cui diventa espressione.
L’astrattismo visionario di Vincenzo Carnabuci colpisce e traumatizza intellettualmente è ovvio, ma è come un urlo che va oltre l’effimero, è qualcosa di più, un grido possente e liberatorio che trafigge come un coltello la tela e che traduce cromaticamente ciò che la parola non può esprimere.
Vincenzo è un artista che dà il meglio di sé quando va oltre il solco già tracciato e si muove nel campo delle pulsioni più genuine ed originali che promanano dalla sua vera cromatica ed a cui riesce a dare una dimensione pittorica, emozionante.
E’ un giovane artista che se meno avaro di sé troverà gli spazi che la sua bravura meritatamente gli riserverà.

Su di lui..

Suggestioni cromatiche dell'artista Carnabuci

L'artista tramite le sue opere di carattere astratto ci prende per mano e ci conduce verso un mondo che si anima e prende forma mediante gli sprazzi di colore.
Sono le sfumature cromatiche a segnare l'animo dell'artista Carnabuci che, nel colore, ritrova se stesso.
Entrando nel vivo delle opere osserviamo come i colori sono fluidi, ognuno legato all'altro le cromie non si fondono ma si legano fra loro. Cromie vive marcate dai colori accesi che Daniele fa vivere sulla tela, i colori sono come incatenati fra loro, ognuno racconta una delle molteplici sfaccettature dell'artista. La passione si lega all'equilibrio, alla luce dell'intelletto incarnata dal giallo, alle sfumature più scure che richiamano quei momenti cupi che caratterizza la vita umana.
L'artista mediante il colore ritorna verso le proprie radici, mostrandoci uno scorcio che si apre tra i colori dell'anima.
Nella seconda opera Caromatic Vortex, emerge ancora un'altra esplosione di colori, cromatismi che si intrecciano, si fondono e si confondono dando vita a forti suggestioni su tela. Sono queste le caratteristiche che plasmano le radici dell'artista Carnabuci che mediante le suggestioni del colore narra se stesso.
Osservando l'opera possiamo constatare come, protagonisti della tela siano le tonalità calde che si addensano nel pensiero artistico di Daniele.
Forte, riflessivo, introspettivo e pungente è il pensiero dell'artista che si materializza come sostanza liquida che penetra nell'opera e nell'animo di chi osserva regalandoci suggestioni sempre nuove.
Un mix di emozioni, la passione, il calore dell'intelletto con squarci di toni più cupi che richiamano la rabbia: sono sentimenti e sensazioni umane quelle che l'artista narra nell'opera che si ciba del colore e che vive mediante il pensiero dell'artista.