Francesca Morlacchi

Artista bergamasca classe ’76, diplomata presso l’Istituto d’Arte Andrea Fantoni, ha poi frequentato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Poliedrica, ma di stampo prettamente figurativo, predilige l’indagine sui corpi umani attraverso una talvolta spietata evidenza plastica dell’anatomia.

Su di lei...

Il realismo delle emozioni



Estremo è il realismo che vive nelle opere dell'artista Morlacchi, che mediante l'arte mostra la parte più autentica di se stessa.
Il gesto artistico di Francesca vive mediante emozioni e suggestioni che l'artista traspone in materia pittorica, al fine di far risultare le sue opere vive ed autentiche

Con l'opera Alma de Luna, l'artista ci conduce nelle profondità della sua anima artistica consentendoci di toccare le radici della sua essenza.
L'opera, che permea di un realismo suggestivo, narra le sfumature dell'animo di Francesca, sono le emozioni che ella traspone in materia artistica a dar voce alla tela. Osserviamo la straordinaria resa dei dettagli che l'artista studia con cura.
La simbologia dell'animale denota un profilo - dell'artista - passionale ed emotivo. Infatti la possente muscolatura dell'animale indica il suo carattere focoso emblema della forza pulsionale che richiama lo stile artistico della produzione di Francesca.
Osserviamo il fondo caratterizzato da una luce aurea quasi a voler simboleggiare l'anima dell'animale e dell'artista...
Proseguendo sulla scia delle emozioni, con l'opera Lipica XX XVII, la composizione permea di realismo ed equilibrio, così come la muscolatura dell'animale che si raccosta alla raffigurazione della Conversione di San Paolo raffigurata da Michelangelo Merisi.
Il titolo Lipica richiama la storia degli Asburgo che regnarono in gran parte dell'Europa per 650 anni, durante l'età barocca.
I cavalli a quel tempo rappresentavano una risorsa di importanza strategica e, di conseguenza, gli Asburgo una grande attenzione a questi animali.
Sostenevano, inoltre, che il cavallo migliore fosse quello spagnolo.
L'arciduca Carlo decise, nel 1578, di collocare l'allevamento dei cavalli della corte proprio a Lipica.
L'artista omaggia la storia di questa importante casata, fondendola alla sua passione per l'arte che sconfina nell'indagine realistica della realtà.