Ivan Pignataro

Pignataro Ivan, nato il 24 Luglio 1981 a Bari, scopre sin da bambino di avere un’indole creativa per le opere d’arte, disegnando ovunque con una semplice matita e sviluppando così un’attitudine artistica, dando libero sfogo alla sua laboriosità. Dopo essersi diplomato al “Liceo Artistico Statale – “ Giuseppe de Nittis ” di Bari nell’anno 2000, prosegue gli studi per circa un anno e sei mesi ,presso la Scuola Nazionale di Cinema (SNC), Dipartimento di Animazione di Torino.
Collabora come vignettista per alcuni giornali locali, appare come caricaturista in alcune puntate di una trasmissione televisiva regionale diretta da Fabio e Mingo e, inoltre, grazie alla sua determinazione e al suo carisma, nel corso degli anni lavorativi riesce a rendersi noto anche tra le file più importanti dei vertici dell’Arma.
Comincia con il disegnare riproduzioni di stemmi araldici, fino alla realizzazione di diversi ritratti per figure militari di alto livello professionale e tra questi L’Ex Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri come Leonardo Gallitelli.
Nel 2007 si trasferisce in terra marchigiana e frequenta per diversi anni la Scuola di fumetto di Edizioni Inkiostro, con sede in Ancona , dove cerca di apprendere una delle più illustri discipline del disegno, quella del Fumetto,con l’editore e disegnatore italiano Rossano Piccioni e Adriano De Vincentiis ,dove pubblica i suoi primi lavori come fumettista esordiente in alcuni numeri della suddetta casa editrice.
All’arte dedica gran parte del suo tempo, sperimentando varie tecniche personali nell’esecuzione dei suoi lavori. Dalla pittura classica a quella editoriale su cartaceo, utilizza per le sue opere acquerelli, matite e inchiostri. Focalizzando la sua specializzazione nel disegno del ritratto, caricature, e fumetto.
Amplia il suo bagaglio di conoscenze “pittoriche” e grafiche partecipando a diversi workshop di Maestri professionisti di fama internazionale come Riccardo Federici, Claudio Castellini ( campo grafico e fumetto )Ruben Belloso Adorna ( ritratto e tecnica del Pastello) Paolo Tagliaferro ( pittura iperrealista).


Particolarità:
artista versatile, che non concentra solo in un'unica direzione le sue capacità, attitudini e vedute,anche nella scelta dei soggetti, ma bensì sperimenta, studia e si propone verso varie tipologie di tecniche , come acquerelli, pittura, matite, inchiostri e grafica digitale.

MOSTRE:
- 6/16 ottobre 2019, mostra collettiva "Colori d'autunno" presso Centro Arte di Castel Gandolfo.

Su di lui..

Sfumature simboliche

Le radici del pensiero artistico dell'artista Pignataro sono nascoste nella simbologia che si cela dietro le sue opere.
Anche nell'opera Morgana è la donna ad essere perno dell'opera, la donna da il via al senso di lettura. Sappiamo che la fata Morgana è stata una figura mitologica legata alle leggende arturiane, dove il suo ruolo è quello di antagonista di re Artù, Ginevra e Mago Merlino. Morgana è quindi una creatura sovrannaturale. Anche il vino ha una simbologia rintracciabile nella mitologia come richiamo al dio Bacco o Dioniso, divinità della Terra ma soprattutto del vino che si ricava dall'uva, frutto offerto dalla Terra e così anche la donna che dona la vita proprio come la madre Terra. Il libro, sotto il vino, rappresenta la cultura che si collega anche alle narrazioni del mito.
L'orologio scandisce le ore e il tempo che varia a seconda della nostra percezione, forte è il richiamo alla Persistenza della memoria di Salvador Dalì, che rappresenta un tempo elastico, un tempo che a volte si dissolve come un battito di ciglia.
La testa del diavolo incarna la seduzione, una seduzione che spesso è mentale oltre che corporea. Ivan riesce a fondere, cultura e seduzione in una narrazione senza tempo.
Forte è anche il riferimento simbolico al classicismo e ritorna ancora una volta il riferimento a Salvador Dalì con l'opera Gala di spalle osserva il suo corpo diventare una cattedrale, dove osserviamo elementi simbolici e la donna come fulcro vivo dell'opera

L'arte come sguardo sugli scorci dell'anima

Intrise di simbologie sono le opere dell'artista Ivan Pignataro, che nella ricerca simbolica manifesta il suo pensiero artistico. La sua ultima produzione trova eco nella simbologia delle ultime opere dell'artista Quattrocentesco Sandro Botticelli, come mostra l'opera La Calunnia.
Nell'opera Le danzatrici sognanti osserviamo come la vita è rappresentata come un idillio, che prende vita fra forme e colori dove l’immagine femminile è l’oggetto di studio che egli predilige.
La figura della donna è l'elemento cardine delle opere dell'artista.
Nell’opera in questione le danzatrici ballano, delineando i confini di un mondo sognato.
Soffermandoci sull'analisi dell'opera sembra quasi che l'artista abbia
voluto realizzare un quadro dentro un altro quadro come se uno fosse l'anticamera dell’altro: un mondo circoscritto nel tondo della parte superiore dell'opera.
Malinconia e speranza si fondono nell'animo dell'artista regalando al fruitore straordinarie suggestioni.

Scopri di più