Marina De Carlo

La mia arte nasce da un dolore, forte squarciante, dolore di madre: mio figlio nel 2014 dopo una grave malattia perde quasi completamente la vista.
Nel mio deserto emozionale ho scoperto, come una carezza di Dio, l'arte fluida. Da qui scaturisce il mio essere artista, nel 2015. La mia voglia di sperimentare unita alla mia perenne curiosità mi ha portato verso lidi artistici vergini per poter permettere a mio figlio ipovedente di poter sentire i miei lavori, di poterli toccare, e volevo che le sue manine potessero qualcosa di vivo.. era frustrante che i miei lavori non trovassero grazia ai suoi occhi. Volevo fortissimamente trovare un interconessione con lui: è così che nascono i miei lavori. Mi piace unire sulla mia tela vari materiali come il cemento, la resina e/o i muschi stabilizzati. Mi piace creare tele tridimensionali dove ci si può rispecchiare, e viaggiare altrove.
Il muschio stabilizzato è stata la mia ultima emozionante scoperta, adoro il suo profumo sul quadro, il suo colore intenso che mi permette di creare isole immaginarie. Mi definisco un artista autodidatta in continua ricerca dello stupore.
Definisco la mia un'arte viva!

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