Paolo Scafetti

Paolo Scafetti nasce a Roma nel 1977. Impegnato in un percorso di ricerca paziente e costante, finalizzato alla maturità artistica e personale, non ha sviluppato uno stile artistico definitivo. In questo percorso ogni quadro viene realizzato con uno stile differente a seconda del soggetto raffigurato e del sentimento che lo stesso suscita. All'ossessiva ricerca dell'originalità predilige un'onesta e, preferibilmente, semplice emotività del gesto pittorico, dove l'imperfezione del tratto diventa necessaria parte integrante della vitalità del dipinto.

Frequenta attualmente l'Associazione Arte Mediterannea di Aprilia sotto la guida del maestro Antonio De Waure.



Su di lui...

Sguardo nel passato

È il sentimento la radice dell'animo artistico di Paolo Scafetti, le sue opere non seguono uno stile definito, ma egli personalizza ogni opera assecondando le proprie suggestioni che emergono prepotenti nelle tele.
Paolo mostra le profondità del suo pensiero artistico, senza paura di mostrare qualche piccola imperfezione perché ciò che conta è l'autenticità del gesto pittorico che si palesa mediante le sfumature dell'anima.
Nella prima opera vediamo una Calipso aggraziata, sognante, che sembra quasi in posa per essere ritratta.
L'artista fonde il passato con la contemporaneità, sappiamo infatti che Calipso secondo ciò che narra l'Odissea era la figlia di Atlante e abitava l'isola di Ogigia. Le fattezze della donna ritratta fa Paolo non sono ovviamente quelle della dea, ma egli da una nuova vita alla Calipso narrata dalla mitologia, fornendo la sua personale interpretazione.
Il pennello è fluido sulla tela e riesce a modellare la figura assecondando quei moti dell'anima tipici di un'artista sensibile, che sa cogliere le sfumature della vita.
Lo sfondo è di natura astratta come se l'artista avesse voluto focalizzare tutta la concentrazione dello spettatore sui particolari della donna, dando vita ad una straordinaria narrazione frutto del pensiero del fruitore.
Ancora uno sguardo al passato rielaborato secondo la sensibilità dell'artista Scafetti con l'opera David. Tenace, forte e vivo è lo sguardo del protagonista biblico, riprendendo quei connotati ritratti dai grandi Maestri d'arte.
La composizione è equilibrata ed estremamente realistica. Lo sguardo penetrante e sicuro di sé, richiama la fede e il coraggio che vincono sulla violenza di Golia, il terribile gigante dei Filistei in guerra con il popolo di Israele.
L'artista Scafetti segue la scia degli artisti noti della storia dell'arte con una composizione propria, rivisitando la figura del pastorello David che ci osserva e mediante lo sguardo ci incute sicurezza. Paolo fa emergere i moti dell'animo umano mediante lo studio delle espressioni focalizzandosi in particolare sugli occhi, specchio di un animo fiero e consapevole.
Importante è anche lo studio delle ombre che conferiscono alla figura una matrice scultorea.