Roberto Russo

"Il Maestro Roberto Russo, nasce a Trebisacce (CS), nel mese di Luglio del 1966, una ridente e assolata cittadina, posta sul litorale Jonico Calabrese.

Durante i primi anni della sua formazione artistica e culturale, Egli frequenta il Liceo Artistico “della città dei Bruzi” e negli anni a seguire, a partire dal lontano 1988, partecipa a numerose mostre collettive e personali, e a vari premi di pittura estemporanea, che lo vedono protagonista di un’intensa attività e scena artistico-pittorica, dapprima, nella città di Crotone, successivamente, toccando, anche, alcuni paesi dell’Alto Jonio Cosentino, tra questi ricordiamo una sua collettiva, tenutasi proprio nella meravigliosa cornice del castello svevo di Rocca Imperiale. La sua prima personale, dal titolo "Alla Ricerca del Sole" che risale al 1989 presso lo scalo del comune di Rossano Calabro (CS), fu presentata dal critico d’arte, nonché editore Settimio Ferrari. A tal proposito, ecco cosa ebbe a dire: “La pittura di Roberto Russo è diretta, immediata, aggressiva: senza fronzoli o particolari cautele, realizza un’opera di dissacrazione verso quella società di cui la storia stessa ha sconfessato dogmi sociali e politici che per decenni hanno retto e guidato i suoi equilibri interni ed esterni, ma che in realtà non riesce ancora, minimamente, a dare risposta concreta alla globalizzazione e mondializzazione dei problemi presenti a tutte le latitudini…”

Successivamente, della sua pittura, definita “Surreale –Metafisica” si occuparono: Giuseppe Selvaggi, calabrese, critico d’arte, scrittore e giornalista parlamentare per “il Tempo” e “il Messaggero”, che presentò una sua personale, presso il Centro Turistico Marina Di Sibari (CS) e numerosi validi critici e giornalisti, tra gli altri: Paolo Levi, Fulvio Castellani, Atanasio Bisignano, Donatella Bisignano; MariaRosaria Salerno, Azzurra Immediato, Nadia Celi, Gianfranco Labrosciano, Rosanna Caputo, Silvio Rubens Vivone, Franco Maurella, Emilio Panio, Paride De Paola, Tiziana Aceto, Vincenzo Merante; ecc.

In seguito, negli anni che seguirono la sua piena maturità artistica oltre che personale, l’Artista lascerà la Calabria e sposterà tutta la sua produzione e carriera prima a Roma, dove quì, avrà anche un suo approccio formativo con il mondo cinematografico e scenografico, e poi a Bologna, dove tutt'oggi vive e lavora.

Quest'ultima esperienza, quella cinematografica, lo segnerà profondamente, e lo porterà ad allargare sempre più la sua creatività e fantasia, tanto da riportare nelle sue tele, come si può notare, da un’attenta analisi critica e introspettiva, i fasci di luce provenienti dai riflettori, che stanno sospesi nei colori accesi, e illuminano le sue figure a tratti reali, a tratti surreali; elementi chiave di tutta la sua pittura e sperimentazione artistico-pittorica.

Oltre a ciò, nel corso degli anni, il Maestro ha conseguito numerosi riconoscimenti e premi, sia dal mondo artistico, che accademico; tra questi ne citiamo alcuni di una lunga serie: “Premio d’Arte Giuseppe Verdi”Accademia Italiana “Gli Etruschi”, Milano, 2001; “Premio Quadriennale di Roma”- Nuovo Rinascimento Italiano- Lupa Capitolina, 2003; “Premio Selezione” 2002, Antonio Carello Editore Catanzaro; “Premio ART MUSEUM MOMA” (Museum of Modern Art) di New York – Centro Diffusione Arte Palermo, 2010; “Premio Galarte”, teatro comunale San Fili (CS), 2011; “Premio Enky OverArt, Enciclopedia d'Arte Moderna e Contemporanea”, Palermo, 2012; “Premio Van Gogh, Accademia Avanguardie Artistiche”, Palermo 2012;“Premio Galarte”, Palacultura 'Giovanni Paolo II', Rende (CS), 2013; “Premio internazionale della pace nell'Arte G.O.M.P.A.”, Monreale (PA), 2013; “Premio Contemporanei nella Città degli Uffizi”, Firenze, 2016.

L’Artista è presente in numerose riviste, cataloghi e annuari d’arte moderno-contemporanea, inoltre, nella sua lunga carriera artistica ha esposto in diversi musei, gallerie, circoli artistici e culturali, presenti sul territorio Italiano; tra questi riportiamo, alcuni dei più importanti: “Museo civico morelli”, San Marco Argentano (CS); “Cinema Citrigno” di Cosenza; “Museo del Presente”, Rende (CS); “Galleria Marconipiù”, Rende (CS); “Museo Palazzo Arnone Galleria Nazionale”, Cosenza; “Museo Maca”, Acri (CS); “Circolo Artistico”, Bologna; Galleria Farini Concept Bologna, Galleria Arte' Primaluce Palazzo Scroffa Ferrara,“Caffè Ripetta” Roma; “Caffè Latino” Roma;“Caffè Neromacchiato” Cosenza;“Galleria ArteBo” Bologna; “Palaexpo” Verona Biennale della Creatività; “Ex Fornace sui Navigli” Milano; Evento/Esposizione in Villa Nicolaj Calcara (BO), Video Esposizione con premiazione “Palazzo Panciatichi Ximenes Da Sangallo”, Firenze; “Casa del quadro”, Bologna, “Agriturismo Vemi”, Santa Sofia d'Epiro, (CS); Collettiva "Sale del Bramante" Roma; Vernice Art Fair Forlì; ecc.

Il Maestro, inoltre, ha partecipato a varie attività di beneficenza ed è stato membro della Giuria d’onore Ed. del PremioLetterario-Artistico Internazionale:

"La Rinascenza della Calabria" 2013, svoltosi presso la Casa della Cultura, nel centro storico di Cosenza.

Ad oggi, l’Artista che è stato definito come il Caposcuola di una nuova corrente artistica:“Il Fantasy Metropolitano” ha ricevuto, altresì, numerosi premi e consensi nel panorama artistico italiano e internazionale e ci ha omaggiato di alcune opere, che appartengono al suo primo periodo di produzione (1988-1989), ed alcune risalenti al periodo più recente (2000-2013).

L’Artista ha lavorato, inoltre, nel campo cinematografico la cosiddetta “ settima arte” come comparsa-figurazione speciale in diversi film anche d’attualità, affrontando tematiche a carattere storico politico e sociale. Questa sua velleità artistica la scorgiamo in numerosi quadri, a cui Egli si ispira, soprattutto denunciando l’aspetto negativo, violento e omertoso di una società moderna, che vive di potere, sfruttamento, ingiustizie e dipendenze!" (Dal sito pitturiamo.com)


Su di lui...

I riflettori delle emozioni

La matrice profonda dell'arte di Roberto Russo risiede nella figura umana e nello studio della luce, una luce di matrice artificiale che ricorda i riflettori del grande cinema di una volta.
Straordinaria è la capacità dell'artista di fondere due filoni dell'arte: quella che vive mediante la tela e quella che si anima mediante i riflettori.
Intensa è la sua indagine sul pensiero Surrealista che vive mediante la simbologia delle sue opere e la metafisica di matrice dechirichiana. Infatti il suo pensiero artistico è stato definito " Il Fantasy Metropolitano", Roberto studia intensamente i fasci di luce artificiale che rende vivi nell'opera e mediante i soggetti raffigurati alla quale l'artista da vita.
Nell'opera osserviamo una composizione equilibrata con elementi simbolici, la figura portante è quella femminile irrorata dalla luce del faro, la luna accompagna il fondo dell'opera. L'artista assembla le due figure portanti volendo quasi elogiarle per la loro forza e potenza, un pensiero sostenuto soprattutto dal fascio di luce forte che l'artista riesce a rendere magistralmente.
Il cromatismo è vivo e fluido, l'artista unisce così realtà e fantasia mediante una narrazione fantastica!
Con l'opera Il direttore d'orchestra, l'Artista Russo ci sorprende con le sue straordinarie interpretazioni della realtà.
Il cinema è l'elemento cardine del pensiero artistico di Roberto che, nell'opera, riesce a fondere arte, musica e cinema.
Sullo sfondo ritornano il simbolo della Luna e dei gatti, quasi come fosse la firma dell'artista che accompagna gran parte della produzione di Roberto.
In primo piano la rappresentazione di un concerto, l'artista imprime il momento sulla tela come fosse un framme fotografico di realtà.
Ancora il fascio di luce - protagonista vivo dell'opera-, direzionato verso la figura portante dell'opera, rende viva la composizione. Un linguaggio innovativo è ciò che l'artista propone, fondendo diversi livelli in un'unica composizione armonica ed equilibrata. Un richiamo nostalgico al passato, indicato anche dalla porzione di acquedotto romano che fa da cornice all'opera, con una chiave di lettura estremamente attuale.