Rosalia Di Vito

Nata a Roccasecca (Fr), ha conseguito il diploma di maturità artistica a Cassino. Un passato da dee jay in una emittente radiofonica privata, oggi pittrice con passione per la fotografia e video. Il suo mondo pittorico è “sognante”, evanescente, osservato attraverso un velo. Un mondo impenetrabile dai contorni morbidi e leggeri, rappresentato da soggetti a volte inquietanti, che vivono in una atmosfera sospesa nella meditazione sul loro essere, osservati attraverso un filtro che ne attutisce il lato tenebroso della realtà. Uno stile estemporaneo che spazia tra figurativo e astrattismo. Sperimenta con successo e originalità diverse tecniche artistiche. Non solo la classica pittura a olio, ma anche l’acrilico, la pittura su vetro, specchio, ceramica, stoffa, legno, murale, trompe d’oil.

Su di lei ..

Il mondo onirico di Rosalia Di Vito

Una passeggiata nel mondo onirico dell’animo dell’artista Rosalia Di Vito, che prendendoci per mano ci consente di affacciarci verso un sognante scorcio di vita.
Dal punto di vista stilistico le opere dell’artista sono caratterizzate da linee morbide e delicate che richiamano i ritratti delle muse dei grandi maestri preraffaelliti. Importante è anche l’uso della luce che, scivolando sull’opera, genera un’atmosfera soffusa intrisa di mistero, contribuisce alla resa del pathos.
L’artista rende sulla tela quel “mondo delle idee” raccontato dal filosofo Platone, l’opera infatti sembra quasi un trattato platonico, rivisitato in chiave pittorica, inerente le tipologie di relazioni circa il rapporto tra le idee dell’iperuranio e le entità terrene. Forte è il riferimento a quel rapporto di Parusia dove le idee sono presenti nelle cose e ne rappresentano l’essenza.
Osservando l’opera Donna con calle emerge proprio questa atmosfera soffusa parte di un mondo evanescente, gli occhi della donna sono semiaperti, lo sguardo è languido. L’artista riesce a fondere mondi onirici e fiabeschi con la realtà incarnata dalla valenza psicologica dei volti, degli sguardi e degli straordinari paesaggi. Come nell’opera Silenziosamente, il titolo è una chiara allusione ad uno stato d’animo umano, l’artista raffigura un paesaggio avvolto tra tenebre e calma apparente. Il paesaggio, in questo caso, richiama i turbamenti interiori dove l’anima è incarnata dal paesaggio dalle sfumature verdi e blu: equilibrio e armonia si fondono ad un cielo che si colora di sfumature dal sapore malinconico. L’artista ci invita a meditare su noi stessi, sulla realtà circostante, un mondo silenzioso avvolto da una nebbia soffusa. Un paesaggio da cui emerge solo la forza della natura. Un mondo sognante ed evanescente, avvolto da un velo.

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